Corretta Creazione Della Realtà - Parte II
di Tom Montalk
L’ utilizzo corretto della manifestazione e della richiesta, uniti all’iniziativa personale e all’azione, costituiscono il modo più efficiente di apprendere le lezioni per le quali siamo giunti sin qui. Per manifestazione si intende l’utilizzo delle abilità metafisiche atte ad influenzare sincronisticamente le componenti della realtà – comprese le entità con un libero arbitrio inferiore – rendendo in tal modo la vita non necessariamente difficile. Con la richiesta viene permesso alle forze superiori nella tua rete di sorvegliarti e guidarti attraverso ciò che è meglio per la tua evoluzione e fare cose che, per via dei limiti pratici, semplicemente non potresti fare.
La guida, la protezione e il conforto acquisiti grazie a questi due metodi renderanno più luminoso il cammino della vita, sebbene sarà comunque necessario impegnarsi per progredire. Questo è il motivo per cui la manifestazione e la richiesta (due componenti della Creazione della Realtà) costituiscono solo metà dell’ equazione: l’altra metà è rappresentata dall’ impegno e dall’ azione. TCLTR promuove l’idea che la manifestazione e la richiesta siano sufficienti per manifestare qualsiasi cosa uno necessiti e che nessuno sforzo sia necessario. I suoi seguaci diventano “spettatori da poltrona”, “tifosi da stadio“ che si limitano esclusivamente ad osservare , divenendo così progressivamente fuori forma. Praticare la Creazione della Realtà senza l’ impegno porta ad una situazione simile, ad una stagnazione spirituale.
Ecco un esempio di applicazione equilibrata di Creazione della Realtà con azione personale:
Diciamo che vuoi ottenere un lavoro migliore. La manifestazione e la richiesta spesso non saranno sufficienti se non prendi l‘impegno di inviare curriculum ed andare ai colloqui. Sebbene possibile, è molto difficile che, rimanendo comodi sul divano, ti chiami di punto in bianco una compagnia e ti offra il lavoro che desideri. Oltre alla Creazione della Realtà, l‘ impegno è assolutamente necessario per ottenere risultati. Dall’altro lato, c’è la possibilità che tu sia troppo scettico o orgoglioso di provare la Creazione della Realtà: in questo caso potrai inviare curriculum ed andare ai colloqui ma scoprirai che la tua “fortuna” è assente e dovrai sforzarti molto per assicurarti un lavoro migliore. Praticando la Creazione della Realtà, noterai che la fortuna aumenterà e il lavoro perfetto ti si presenterà dopo pochi tentativi. Nel primo caso, dovrai impegnarti abbastanza per apprendere la lezione richiesta, mentre nel secondo, applicando la Creazione della Realtà che è, per così dire, una componente della tua “cassetta degli attrezzi” in vita, non dovrai sforzarti più del necessario.
In sostanza, comunque, è il Sé Superiore che decide cosa è meglio per te. Se il tuo impegno nella Creazione della Realtà è in contrasto con il Sé Superiore, non avrai successo nell’ ottenere ciò che desideri. Spesso scoprirai soltanto dopo che ciò che volevi era in realtà una pessima idea.
Per chiarire: il giusto impegno è sinonimo di lotta divertente. Più sforzo del necessario è definito in questo articolo come lotta sofferente. L‘ impegno, o lotta divertente, è necessario/a per l’evoluzione spirituale. Tale sforzo non è richiesto se hai già appreso una lezione ma ne hai temporaneamente perso la memoria. In questo caso, alcune persone possono applicare correttamente la Creazione della Realtà e non aver bisogno di impegnarsi più di coloro che richiedono quel tipo di sforzo per evolvere. La Creazione della Realtà lavora meglio per coloro i quali sono più evoluti e che dunque non hanno bisogno di imparare quelle lezioni da zero.
TCLTR tende ad instillare nelle persone l‘idea di dover impegnarsi meno del necessario nella vita. I limiti illusori tendono invece ad incrementare lo sforzo necessario. Entrambe sono trappole designate delle entità negative per predare le persone e renderle produttrici ancora più efficienti di energie negative.
Ricorda: per quanto riguarda la manifestazione puoi influenzare la realtà soltanto se non vìola il libero arbitrio di qualcuno. Il libero arbitrio non può essere violato se non lo si utilizza e ciò permette di creare stupende sincronicità che non comportano nessun deterioramento spirituale. Non hai bisogno dunque di essere “altamente evoluto” (qualsiasi cosa significhi per te), ma semplicemente più evoluto delle componenti della realtà che hai bisogno di influenzare per porre in essere la tua manifestazione.
Facciamo un esempio. Pensa ad un parcheggio al supermercato: puoi manifestare quella realtà e molto spesso si materializzerà. Ciò che accade è che gli altri nel parcheggio non sanno che potrebbero fare lo stesso e non occuperanno dunque quel parcheggio “riservato“a te. Andranno via al momento giusto poiché il loro comportamento è stato influenzato dal tuo tentativo di manifestazione atto a creare quel sincronismo. Che qualcuno se ne vada dal parcheggio al momento giusto non significa vìolare il suo libero arbitrio, vuoi per la banalità dell’ atto, vuoi perché sono troppo inconsapevoli per comportarsi in altro modo.
La consapevolezza è ciò che àncora il tuo libero arbitrio ad una cosa in particolare. Se non hai consapevolezza di qualcosa, il tuo libero arbitrio non la reclama e diventa dunque facilmente manipolabile da forze che non possono o non vogliono vìolarlo. Le quattro possibilità che seguono illustrano la “regola” di questo principio:
- Quando sei consapevole di una cosa di cui nessun’ altro ne è consapevole, puoi cambiarla semplicemente per mezzo delle tecniche di manifestazione, la dichiarazione del tuo intento e l’azione fisica diretta. Poiché nessuno ne è consapevole, il cambio di questo elemento della tua (o loro) realtà non vìola il loro libero arbitrio. L’unica opposizione che potrai riscontrare in questo caso è il non permesso del Sé Superiore, il quale potrebbe vedere nel tuo tentativo di manifestare un pericolo per il tuo percorso di apprendimento.
- Quando sei consapevole di qualcosa di cui ne sono consapevoli anche gli altri, si verifica un potenziale tiro alla fune. “Vince” chi ha più libero arbitrio e la conoscenza di utilizzarlo. Se possiedi una grandissima quantità di libero arbitrio, o se non sei più legato alle realtà degli altri, puoi modificare facilmente e direttamente la tua realtà, semplice come in un sogno lucido. Ma non essere ingannato nel ritenerti già a quel livello.
- Quando a non essere consapevole di qualcosa siete sia tu che gli altri, allora la porzione del tuo ambiente diventa fluida, un po’ come una particella non osservata diventa una funzione d’onda. Questi elementi del tuo ambiente sono facilmente manipolabili da entità che ne sono consapevoli, ma che non possono o non vogliono violare il tuo libero arbitrio. Poiché tu e nessun altro ne siete consapevoli, il libero arbitrio non è ancorato quell’ elemento della realtà e può dunque essere alterato da entità inferiori o entità superiori benevoli.
- Quando non sei consapevole di qualcosa, ma un’ altro essere umano o entità lo è, allora la porzione della realtà ancorata alla loro può essere facilmente alterata nel pieno rispetto del libero arbitrio.
Queste quattro possibilità seguono dalla legge del libero arbitrio e dal come creiamo la nostra realtà insieme con gli altri. Queste possibilità seguono inoltre dalle conseguenze macroscopiche delle leggi meccaniche quantistiche.
Il Gatto di Schrödinger, un esperimento mentale di meccanica quantistica, illustra questi principi, sebbene alcune correzioni siano necessarie. Il gatto, che in qualsiasi momento potrebbe essere vivo o morto, è chiuso in una scatola dalla quale gli scienziati non possono estrapolare nessun dato per determinare se, effettivamente, sia vivo o morto. In verità, non è tanto la mancanza di percezione fisica che rende fluida la realtà – ponendo il gatto in uno stato d’onda di possibilità simultanee di vita o morte – ma piuttosto la mancanza di consapevolezza cosciente di quell’ elemento. Gli scienziati, chiedendosi se il gatto sia vivo o morto,stanno influenzando ed oggettivando lo stato del gatto poiché, sebbene incapaci di vedere dentro la scatola, la loro coscienza è ancora diretta verso di essa; sono ancora consapevoli dell’ esperimento e dunque lo stanno influenzando. Coscienza del gatto a parte, supponendo che gli scienziati escano per pranzo e si dimentichino dell’ esperimento – e nessun altro nel mondo stia pensando a quell’ esperimento – allora in questo caso il gatto è in uno stato d’onda che include entrambe le possibilità. Tuttavia, nel momento in cui qualcuno torna a focalizzare la propria attenzione sull’ esperimento, che si conosca o meno lo stato del gatto, l’esperimento torna ad uno stato di non-onda.
Dunque, quando abbiamo a che fare con la natura fluida degli elementi della realtà, non è sufficiente chiudere gli occhi, ma occorre sganciare il proprio libero arbitrio dimenticando completamente quell’ elemento. Ciò lo libera dell’ influenza di altre entità.
Dunque, meno consapevole e vigile sei, più fluida e malleabile diventa la tua realtà da parte di entità che desiderano cambiarla senza vìolare il libero arbitrio. Avere consapevolezza di qualcosa la blocca. In tal caso diventa alterabile solo per mezzo di un’ azione fisica diretta o un’azione metafisica portata in atto da entità con un maggior libero arbitrio, che eludono saggiamente il blocco e si assicurano che le tue lezioni fluiscano tranquille.
Dunque, la fludità della realtà non è necessariamente dannosa, poiché la maggior parte della Creazione della Realtà necessita di questa fluidità per modificare la realtà in accordo a ciò che è stato richiesto. Il trucco consiste nel diventare consapevoli di tutti i cambiamenti possibili (bloccandoli per prevenire l’influenza di altre entità negative inferiori) ed affermare la propria richiesta in modo specifico ed onesto, aprendo una di queste possibilità alla fludità. Se la tua richiesta sarà sufficientemente specifica, le entità negative inferiori non potranno trarre vantaggio da quella fluidità poiché essa fluirà soltanto nella direzione da te specificata, senza scappatoie o possibilità di distorsioni negative.
E’ importante notare che àncorando il libero arbitrio ad un elemento della tua realtà che non esiste , ma che è stato creato artificialmente dalle forze negative, allora il creatore di quell’ elemento può controllarti per mezzo di quel legame. Questi elementi artificiali possono consistere in falsi paradigmi, false percezioni, illusioni soggettive e così via.
Un altro elemento importante di cui prendere nota è che quando pratichi la Creazione della Realtà, almeno che non si stia parlando della manifestazione tesa ad influenzare il comportamento delle entità meno evolute, la realtà si trasforma solamente perché qualcosa di superiore al tuo stato attuale di coscienza lo ha reso possibile.
La Creazione della Realtà, sotto forma di richiesta, cambia la realtà indirettamente attraverso una forza superiore. Questa forza superiore tenderà spesso a rendere esplicito il fatto che tu non sei il creatore del cambiamento, ma semplicemente colui che l’ha richiesto, Come fa? Assolvendo la tua richiesta in modo leggermente differente da come l’ hai posta. Le sincronicità create per realizzare la tua richiesta spesso si manifesteranno come sorprese, in un modo che non ti aspetti.
Il motivo principale di tutto ciò è provarti che tu, coscienza a livello egoico, non sei completamente padrone della tua realtà.
La ragione secondaria di queste sincronicità è che spesso si verificano quando quell’ aspetto della realtà è fluido. È fluido perché ne se inconsapevole, e il che susciterà stupore quando il cambiamento richiesto si materializzerà. Facendo una richiesta e attendendone costantemente la materializzazione – non permettendo, per via della tua continua ossessione e della tua mancanza di fede che la possibilità diventi fluida – essa dovrà il più delle volte manifestarsi attraverso elementi della realtà che sono ancora fluidi, ovvero elementi di cui non sei consapevole.
Questo ci porta alla questione principale del come opera la realtà e come si verificano le sincronicità. Ciò che conosciamo come realtà fisica non è niente più che un sogno condiviso e sostenuto dalla coscienza collettiva di tutti coloro che partecipano a questa realtà. La coscienza collettiva è legata per mezzo di un meccanismo di coordinamento centrale che può essere chiamato la Grande Matrix della Fisicità. All’ interno dell’ universo fisico esistono matrici minori, inclusa quella che circonda la Terra, conosciuta come griglia terrestre.È un meccanismo locale che si interfaccia con la coscienza collettiva dell’ umanità e sostiene la realtà per come la conosciamo. Come disse Einstein: la realtà è un’ illusione, seppur persistente: la sua persistenza la rende oggettiva per tutti i fini pratici, ma la natura illusoria la rende sufficientemente malleabile da poter essere influenzata dai nostri pensieri, emozioni e credenze.
La nostra realtà consta non solo dello stato presente delle cose, ma anche dei nostri passati. La somma degli stati passati e presenti dell’ esistenza personale registrata costituiscono una particolare timeline.
Siamo condizionati a credere che il passato sia ormai scritto nella pietra ed il il futuro pre-destinato. Il futuro in realtà è aperto poiché abbiamo il libero arbitrio di cambiarlo o, per meglio dire, abbiamo la possibilità di scegliere quale futuro manifestare per mezzo delle nostre azioni e delle influenze metafisiche.
Molti fra coloro che ritengono che il futuro sia alterabile e che è possibile spostarsi fra i vari futuri probabili non sono a conoscenza del fatto che il passato lo è altrettanto. In pratica, la liquidità del futuro è esattamente la stessa di quella del passato. La causalità si applica solamente all ‘interno delle timeline e può essere evitata se riesci a muoverti fra le timeline e possiedi le memorie (e qualsiasi cosa che registri il passato) ri-arrangiate nel processo.
Il tempo lineare, l’idea che il nostro passato è scritto nella pietra e il futuro deve ancora verificarsi, è un‘ illusione. Il tempo lineare è un prodotto della nostra mente, un’ interpretazione limitata del modo in cui funziona realmente il tempo. Non è il tempo che si muove davanti a noi mentre guardiamo, ma è la nostra coscienza che si muove attraverso varie timeline ed esperienze.Tutto ciò che è fisico, in tutte le sue manifestazioni e possibilità, è stato già creato ed esiste come ologramma statico. Ciò che non è stato ancora creato è il percorso che scegliamo liberamente di intraprendere fra queste possibilità, quali esperienze e quali strade intraprendere per apprendere una particolare lezione. Tutti i futuri probabili sono già creati, ma il quale decideremo di percorrere dipenderà da noi.
Con ciò non voglio dire che siamo irremediabilmente perduti per via della natura mutevole del nostro passato e l’instabilità delle nostre memorie, poiché i cambiamenti nel passato lineare obbediscono alle stesse leggi dei cambiamenti del presente e del futuro, ovvero nel rispetto del libero arbitrio. Manifestare o richiedere cose da materializzare nel proprio futuro sono atti più efficaci se non vìolano il libero arbitrio; i cambiamenti al passato seguono la stessa regola.
In altre parole, i cambiamenti degli elementi fluidi della realtà non implicano soltanto cambiamenti nella realtà presente, ma modifiche nell‘ intera timeline, passato e presente.
Le entità negative con meno libero arbitrio non possono dunque attaccarti con successo e manipolare il futuro o il passato, se non per mancanza di consapevolezza o con il tuo permesso, e questo perché passato e futuro sono identici. Queste forze negative, la maggior parte delle quali persiste in uno stato iper-dimensionale al di là del tempo lineare, non si preoccupano della causalità, dell’ “andare indietro nel tempo” e cambiare gli eventi chiave, ma piuttosto dell‘ unire una timeline alternata (o dimensione) con la tua corrente o con quella dell‘ intera umanità: sia che le timeline siano unite alle tue, sia che tu e l’umanità veniate inseriti in una timeline alternata non fa alcuna differenza.
Per queste entità, manomettere una timeline è semplicemente questione di muovere, laddove possibile, te e tutti coloro a te connessi spazialmente da una timeline ad un’altra. Per via del tuo libero arbitrio e della protezione superiore, sono molto limitati nel dove spostarti, o quali timeline unire alle tue. Questo è solo un’ altro modo per dire che gli elementi della tua realtà – inclusiva di circostanze registrate presenti e passate – che possono essere modificati sono limitati.
Tutte le manipolazioni della timeline influenzano solo il tempo lineare. Il tempo lineare è la progressione degli eventi fisici già creati e che sussitono come ologramma statico di possibilità quasi-infinite. E‘ possibile paragonare il tempo lineare alla “durata” di un filmato o di un CD audio, già registrato, ma avviabile selettivamente. Il tempo attuale consta della propria arbitraria progressione fra queste possibilità di esperienza, ed è misurato non in secondi, ma in demarcazioni di lezioni apprese.
Le manipolazioni della timeline non possono influenzare il tuo percorso di libero arbitrio attraverso il piano del tempo spaziale almeno che non è ciò che hai scelto, sebbene rendere difficile una scelta, laddove non ti impedisca di farla, non comporta una violazione di libero abitrio
La scelta, il punto chiave del libero arbitrio, è necessaria per completare le lezioni della vita. Sebbene le forze negative con meno libero arbitrio non possono negare le proprie scelte da un lato, dall’altro possono influenzarle con quelle più inerenti alla loro agenda. È un gioco d’ azzardo per loro: se vincono, ti lascerai sopraffare da emozioni negative quali odio, pigrizia, avarizia, lussuria o paura e farai una scelta poco intelligente, ottenendo in tal modo parte della tua energia, una parziale conversione alla loro polarità e la rimozione temporanea della minaccia; se perdono, la crescita spirituale sarà proporzionale all’entità dell’attacco e più invulnerabile diventerai contro le manipolazioni successive. Questo rivela lo scopo ultimo delle forze negative, ovvero quello di agire come resistenza per le entità positive, che in fin dei conti è un pò la stessa funzione che i pesi svolgono per un bodybuilder.
Quando si tratta di manipolare la timeline, le forze negative con libero arbitrio minore possono soltanto alterare la tua timeline in modo da influenzare le tue scelte e renderti le cose più complicate, almeno che non posseggano una tecnologia che permetta loro di viaggiare nel tempo e di lavorare sui principi fisici che hai accettato nel tuo contratto con la fisicità: in questo caso il libero arbitrio a livello egoico può essere senza dubbio vìolato.
Esclusa questa possibilità, i cambiamenti si manifesteranno come sincronicità negative ,anche conosciute come sfortuna. Il tuo Sé Superiore non crea sincronicità negative, semplicemente apre i cancelli e permette ad alcune entità negative di fare ciò che sanno fare meglio. Lo scopo di questa sfortuna è avvisarti che è necessario un cambiamento nelle credenze e nella percezioni, nel pensiero, nei sentimenti e nelle azioni. Spetta a te decidere se cambiare in negativo e combattere per loro o cambiare in positivo e procedere con saggezza, discernimento ed impegno. Il tuo obiettivo è apprendere la lezione ed applicarla, sì che quella particolare manipolazione della timeline e le risultanti sincronicità negative non si verifichino di nuovo. Ricorda: se poste in atto da entità negative inferiori, le sincronicità trovano luogo soltanto perché non ne sei consapevole: diventa consapevole per proteggere passivamente ed utilizza la conoscenza per proteggere attivamente.
Fino ad ora l’articolo ha discusso la teoria del perché TCLTR è difettoso e perché la Creazione della Realtà invece funziona.
Il mio obiettivo è informarti dell’ importanza di utilizzare tutti gli strumenti di vita e le opportunità di aiuto, valutare attentamente ciò che sei in grado di fare e procedere nella vita con consapevolezza, saggezza e discernimento. Le lezioni di apprendimento dovrebbero essere più divertenti e facili possibili.
Per continuare, il concetto di “pensiero positivo” deve essere chiarito. Il problema con la versione New Age del pensiero positivo è che esso va a scapito della consapevolezza, dato che si tratta di pura ignoranza e diniego. Su una scala di consapevolezza, ci sono due posti dove una persona è felice: uno è al punto di nessuna consapevolezza, laddove si sguazza nella beatitudine ignorante, mentre l’altro è al punto di totale consapevolezza, dove si comprende che non c’è nulla di cui preoccuparsi, dato che tutte le prepazioni sono state fatte e tutte lezioni apprese. Il pensiero positivo del TCLTR tende a far ristagnare le persone nel punto inferiore della scala, mentre la Creazione della Realtà richiede una totale consapevolezza.
Il vero pensiero positivo non è diniego o ignoranza del negativo, bensì piena consapevolezza e comprensione del come affrontare al meglio il negativo. Il pensiero positivo New Age è una falsa correzione, un tentativo di sopprimere la pressione interna e la miseria derivante dalle incomprensioni generate da una mancanza di consapevolezza. Se una pentola a pressione è sul punto di esplodere, è meglio spegnere il fornello piuttosto che spingere il coperchio verso il basso. Con il vero pensiero positivo si incoraggiano le giuste percezioni che portano a corrette emozioni ed azioni per affrontare una data situazione. Percezioni, emozioni ed azioni sono una trinità bilanciata quando la consapevolezza è sufficiente.
Meno consapevolezza si possiede, più sbilanciata è la trinità, e meno equilibrata è la trinità maggiori gli effetti deleteri per te e i benefici per le entità negative. La manipolazione della realtà e della timeline diventa più semplice quando le percezioni sono poco equilibrate, rendendo più facile la manifestazione di attacchi attraverso le falle nella tua consapevolezza. Azioni sbilanciate portano all’ auto-sabotaggio, un’ opportunità mancata per utilizzare la protezione attiva. Emozioni sbilanciate portano o alla meccanizzazione dell’ anima o ad un eccesso di energia emozionale che viene raccolta dalle entità negative. Una consapevolezza maggiore e l’utilizzo della conoscenza risolvono questi problemi bilanciando le percezioni, le emozioni e le azioni. Per esempio, spesso crediamo erroneamente che, nelle stesse circostanze, gli altri agiranno in base a motivazioni che sono identiche alle nostre. La realtà è un pò più complessa. Differiamo per le nostre esperienze individuali, per i programmi che abbiamo assimilato all’ interno dei nostri circuiti neuronali, per le nostre predisposizioni genetiche, per ciò che abbiamo appreso, per il nostro percorso di apprendimento emozionale e per l’orientamento e il grado di peculiarità del nostro sviluppo animico. Spesso è il nostro percorso di apprendimento emozionale che determina, attraverso principi acausali ed il ri-orientamento della timeline, le circostanze nelle quali nasciamo e quali incontreremo nella nostra vita: questo complica la dicotomia “natura contro cultura” concernente il comportamento umano.
Ill presupporre che ognuno è funzionalmente uguale all‘ altro può generare tormento emozionale se falliamo nel riconciliare il loro comportamento con il nostro. Abbiamo un paradosso qui poiché la realtà entra in conflitto con le nostre assunzioni e i nostri tentativi di risolverli logorano lentamente il nostro cuore. In questi casi, le nostre percezioni sono distorte. Per esempio, potremmo vedere erroneamente un cuore in una persona senza anima e chiederci il perché sia capace di fare cose così orrende, quando noi invece non le faremmo mai.
Il falso pensiero positivo consiste nell’ ignorare il paradosso invece che risolverlo. Cambiare le nostre percezioni attraverso l’ignoranza o la consapevolezza potrebbero portare entrambe alla tranquillità emozionale, ma questo comprende soltanto i 2/3 della trinità. Il terzo elemento, l’azione, differisce nei due casi. Coloro che ignorano il paradosso saranno incapaci di prendere le dovute azioni per correggere la fonte dei loro problemi. Acquisendo invece la conoscenza della vera natura di quella persona potremmo, dopo la dovuta contemplazione, riconoscere la sua vera natura. Se la persona non ha anima, potremmo ad esempio realizzare che egli non ha nessuna empatia. In altri casi, la persona potrebbe avere un differente orientamento dell’ anima o differenze fisiche, psicologiche e metafisiche che influenzano il libero arbitrio e contribuiscono a plasmare il comportamento umano. Essere aperti all’ idea che esistano simili differenze ci impedisce di sottovalutarle. Perciò, in questi casi, non dovremmo né offenderci né continuare a perpetuare il paradosso. Questo corregge le nostre percezioni e permette di assumuere un comportamento idoneo, senza deprivarci di energia emozionale.
Se ogni singolo elemento – siano essi percezioni, azioni o sentimenti – non integra e bilancia gli altri, sarai utilizzato come fonte di nutrimento, controllato e talune volte persino abusato. Esempio: se comprendi la natura degli psicopatici e non scoppi dunque in lacrime per i loro drammi, oppure non ti arrabbi per le loro provocazioni intenzionali, ma rifiuti di agire per fermarli, essi continueranno ad attaccarti e a nutrirsi di te in altri modi. Questo perché, sebbene le tue percezioni e i tuoi sentimenti siano giusti, il non agire crea un fattore di squilibrio. Allo stesso modo, se hai delle percezioni equilibrate e prendi le dovute azioni, ma le tue emozioni sono in subbuglio, i vampiri eterici ti succhieranno ugualmente via l’ energia. Tutti gli elementi della trinità devono essere in equilibrio.
Più in generale, pensare positivo in modo corretto significa vedere la vita da una prospettiva consapevole e pensare/agire/sentire in modo conforme a questa nuova comprensione. Più consapevole diventi, maggiore sarà il tuo livello evolutivo e, se stai evolvendo verso una polarità positiva, più entrerai in risonanza con il tuo Sé Superiore. Provare buone emozioni è secondario al diventare più consapevole ed agire in accordo ad essa. Per alcuni New Agers provare emozioni positive è l’obiettivo primario, mentre l’azione e la consapevolezza vengono spesso rigettati. Diversamente da questo tipo di pensiero positivo fallace, le emozioni risultanti dal corretto pensiero positivo sono una conseguenza della vera comprensione della situazione. Senza agire, la preparazione viene evitata e la beatitudine ignorante ha breve durata. Nell‘ agire, viene effettuata una certa preparazione e gli attacchi prevenuti o fermati.
E’ vero che attrai ciò su cui ti focalizzi, ma questo non significa che puoi prevenire ciò che ignori. L’ attrazione di probabili futuri (o l’unione di timeline differenti) per mezzo della manifestazione o della richiesta non previene nulla, ma ne incrementa semplicemente la probabilità di manifestazione. La prevenzione richiede non l’ignoranza, bensì l’ utilizzo attivo della conoscenza. Come puoi sapere se il pensare positivo riguardo qualcosa sia un atto di rifiuto o di comprensione? Alcune volte non puoi. Il miglior modo di agire è pensare positivo a prescindere ed agire secondo consapevolezza e fare ciò che deve essere fatto, sia che si tratti di prevenzione, di opporsi ad una forza attaccante o smontare i limiti illusori. In questo modo attrai esperienze positive e prendi le dovute contromisure fisiche per prevenire situazioni negative. L’ultima parte è assente nel TCLTR e il che rende i suoi seguaci molto vulnerabili.
Una regola empirica che funziona bene per me è la seguente: lascia che il cuore sia il tuo compasso e l’intelletto la tua luce. Il cuore ti mostrerà dove andare e l’intelletto di mostrerà dove stai camminando.
Il tuo Sé Superiore non teme nulla, né tanto meno prova odio, gelosia, vendetta, lussuria o avarizia. Queste emozioni, insieme alle altre, devono essere evitate, ma non soppresse. Sopprimerle significa semplicemente porre delle toppe sulle falle delle tue percezioni, piuttosto che incrementare la tua consapevolezza. Puoi incrementare la consapevolezza osservando, riflettendo, contemplando, analizzando, teorizzando, testando, sentendo e sperimentando. Saprai se le tue emozioni positive combaciano con le tue percezioni e la tua consapevolezza se ti portano a debellare alla radice la fonte del disturbo e a cambiare la tua realtà attraverso la partecipazione attiva.
A causa dei limiti illusori e delle incomprensioni, la maggior parte di noi ha un atteggiamento più negativo del necessario. Un atteggiamento negativo ci porta a credere che abbiamo più limiti di quelli che abbiamo realmente.
Le emozioni negative constano di due parti: una metà soggettiva indotta dai limiti illusori e l’altra metà oggettiva, indotta dalle provocazioni nell’ ambiente. Per risolvere un’ emozione negativa, i cambiamenti devono avvenire internamente ed esternamente. Internamente dobbiamo dissolvere le emozioni soggettive basate su una consapevolezza limitata, riempendo le falle con vera comprensione. Esternamente, dobbiamo debellare la sorgente del disturbo agendo secondo discernimento.
Esempio: se una persona vi provoca continuamente, da un lato bisogna comprendere la sua vera natura ed attenuare così la metà soggettiva delle emozioni negative che hai eventualmente generato, dall’ altro bisogna agire in tutti i modi possibili per fermare l’ attacco, rimuovendo in tal modo la metà oggettiva. Non è sufficiente risolvere soltanto le emozioni soggettive poiché la fonte esterna continuerà a persistere. Ignorare le emozioni oggettive e non prendere le dovute azioni porta ad un atteggiamento del “porgi l’altra guancia”, una sottomissione alla violenza e un persistere della condizione di vittima.
Il vittimismo non è soltanto uno stato mentale, ma uno stato di inattività. Ci sono alcuni che credono che per uscire dalla condizione di vittimismo sia sufficiente cambiare la propria mentalità. Esistono un sacco di soluzioni là fuori sul come sbarazzarsi del vittimismo, ma questi rappresentano una metà della reale soluzione. L’ altra metà è rimuovere quel comportamento evitando che i predatori si nutrano di te, ti sfruttino e ti controllino.
Sebbene malleabile, la realtà non ha molta oggettività poiché, come già spiegato, costituisce un contratto stipulato con altre forze ed entità, concluso ad un livello che non puoi manipolare se non evolvendo fino a quel livello, o richiedendo al tuo Sé Superiore di fare alcune eccezioni. A causa dell’ oggettività della realtà, il cambio della mentalità non è spesso sufficiente per risolvere il problema: l’azione è spesso necessaria. La proporzione fra i cambiamenti mentali e fisici richiesti dipende ovviamente dalla situazione.
Negare la componente oggettiva di un’ esperienza è pure ignoranza, un pò come un prigioniero che crede di essere libero e felice soltanto perché cambia la sua mentalità. D’ altronde, non è forse un obiettivo delle entità negative, nel loro tentativo di manipolazione, portarci ad amare la nostra prigione o negarne persino l‘esistenza? Questa è un’ altra trappola del TCLTR, ovvero portarci a credere che la nostra realtà è molto più soggettiva di ciò che effettivamente è. In verità, la nostra prigione è sia fisica che psicologica, interna ed esterna ,ed evadere richiedere un cambiamento in entrambi i fronti.
Quando abbiamo a che fare con portali organici, affinché possano essere applicati i principi precedenti, bisogna dapprima risolvere tutte le emozioni soggettive negative interne, cercando di comprendere ciò che sta effettivamente accadendo, per poi agire e rimuovere il disturbo.Se cerchi di rimuovere un portale organico senza aver dapprima cambiato le tue percezioni, diffondendo in tal modo la componente psicologicamente indotta della tua risposta emozionale, il portale organico si nutrirà di te. Detto in modo un pò più schietto, il loro comportamento non cambierà, poiché il tuo tentativo sovra-emozionale di dirgliene quattro li farà godere. Comprendendo la situazione , le emozioni “filtrate“ saranno oggettive, giuste ed in linea con le tue percezioni, rendendo impossibile ai portali organici nutrirsene. Agendo senza fornire loro nutrimento, i portali organici saranno costretti a ritirarsi e cercare qualcun’ altro di cui nutrirsi.
I benefici della corretta Creazione della Realtà, utilizzata insieme all‘ impegno e all’azione oggettiva, dovrebbero essere ora ovvi. La restante parte di questo articolo descrive due modi di applicare la Creazione della Realtà.
Manifestare
Quando si tratta di manifestare, come già detto, puoi influenzare meglio gli elementi della realtà oltre i quali ti sei già evoluto – di cui hai appreso le lezioni associate – e che esistono in una frequenza di consapevolezza inferiore alla tua. Meno evoluto e consapevole sei, più rimani schiavo della tua realtà fisica, e più tendi a fare affidamento sulla tecnologia per sottometterla al tuo volere.
Se evoluto, avrai l’abilità di cambiare gli elementi inferiori in virtù della tua relativa maggiore consapevolezza e maggior discernimento. Se cerchi di manifestare qualcosa per ragioni negative, o fallirai nel tentativo – per via della mancanza di consapevolezza che ha generato la negatività – o macchierai il tuo percorso di crescita spirituale generando del karma. Il karma è semplicemente una lista di cose che bisogna sperimentare ai fini dell’ apprendimento.
La manifestazione richiede l’ utilizzo del proprio libero arbitrio e l’applicazione attiva della volontà, dell’ intento e della focalizzazione. Meri tentativi meccanici di manifestazione tenderanno a fallire, almeno che non siano di natura estremamemente ritualistica e simbolica, un modo per hackerare la realtà. I rituali e la magia sono un tipo di tecnologia, metodi che atrofizzano il libero arbitrio e indirizzano la propria anima nella gerarchia negativa, e questo se utilizzati come fine piuttosto che come mezzo per un fine. E’ raccomandato stare alla larga dai rituali e dalla magia poiché non sono necessari, e tendono ad essere metodi dannosi per manipolare irresponsabilmente le forze superiori.
La manifestazione agevola l’azione fisica, non la rimpiazza. La base della manifestazione consiste nell’ utilizzare la propria mente per creare o ricercare una timeline alternativa, una possibilità parallela a come vanno ora le cose o come andranno probabilmente nel breve periodo. Per manifestare i cambiamenti che si vogliono materializzare, la realtà presente e quella alternativa dovranno essere identici.
Il metodo di applicazione varia da persona a persona. Ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un’ altro. Per scoprire cosa è giusto per te, ripensa a tutte quelle volte in cui hai ottenuto ciò che hai inteso manifestare e in quale stato mentale eri. Il metodo e la teoria che seguono descrivono la mia personale applicazione dei principi della Creazione della Realtà. Tieni a mente che questi non sono i sostituti dell’azione diretta, della preparazione, della lotta divertente o della prevenzione. La manifestazione le agevola, liberando la propria vita da frizioni non necessarie.
Questo è il metodo e la teoria che utilizzo:
Primo, devi essere pienamente cosciente di manifestare qualcosa, e il che significa ancorare saldamente la tua mente su un punto dello spazio e del tempo, diventando consapevole del qui e ora. Ciò canalizza la tua volontà e la tua energia nella realtà presente, evitando in tal modo di diffonderle negligentemente attraverso momenti e dimensioni casuali, tipico dei sogni ad occhi aperti e degli stati di disattenzione. Questa energia sarà utilizzata per saldare la realtà presente a quella che intedi manifestare.
Mentre mantieni questa lucidità del momento presente e della collocazione, visualizza ciò che intedi manifestare: questo crea una dimensione alternata, un assemblamento di forme-pensiero, un modo di ricercare le timeline che combacia con quella che si intende manifestare. Le migliori timeline vengono dunque automaticamente selezionate, una che soddisfa il libero arbitrio di tutti coloro le cui realtà sono agganciate alle tue.
In ultimo, hai bisogno di combinare la dimensione visualizzata o la timeline scelta con la realtà presente. Ciò può essere fatto identificandole entrambe come fossero la stessa identica cosa, intendendo e credendo che ciò che hai visualizzato sia la realtà presente. Utilizza il sentimento di piena coscienza e consapevolezza della realtà presente per potenziare la realtà visualizzata: le due si saldano dunque insieme e le sincronicità si manifestano per completare la loro fusione.
Per sintetizzare: afferra coscientemente la realtà presente focalizzandoti su questo punto dello spazio e del tempo, poi costruisci o seleziona una realtà alternativa visualizzando l‘ oggetto della tua manifestazione. Potenzia questa visualizzazione con il sentimento di presenza ottenuto focalizandoti sulla realtà presente ed infine salda completamente le due realtà visualizzandole come fossero identiche. Lo scopo del primo passo è semplicemente quello di avere un’ idea dell’ attualità: volendo, può essere saltato.
In altre parole: conosci ciò che vuoi, domanda ciò che vuoi ed intendi ciò che richiedi. Più specifico sarai nelle richieste, più alta sarà la probabilità della loro manifestazione, e questo perché la manifestazione richiede la direzione specifica della propria volontà. Essere specifici mostra inoltre utilizzo di consapevolezza, una definizione precisa delle proprie richieste piuttosto che un colpo alla cieca nella notte.
Che la manifestazione sia un atto di illusione o un utilizzo positivo delle proprie abilità dipende dal se aiuta l’evoluzione spirituale, rispetta il libero arbitrio, è richiesta con piena considerazione della verità, è diretta in basso nella gerarchia spirituale e se è un obiettivo possibile da raggiungere.
Dall’altro lato, può essere utilizzata per scopi negativi e per controllare gli altri, oppure essere utilizzata per scopi positivi come la protezione da attacchi ridondanti e fastidi. Qualunque sia il caso, tieni a mente che la manifestazione è soltanto un metodo ausiliario da utilizzare per rendere le cose più facili possibili, ma non farci affidamento per dirigere la propria vita.
Richiedere
Questo metodo è conosciuto anche come preghiera, sebbene non richieda inginocchiarsi o incrociare le proprie mani. Quando richiedi qualcosa, puoi dirigere la richiesta verso tutti gli aspetti positivi e superiori della tua coscienza, incluso il tuo Sé Superiore, le entità positive che sono più evolute di te e l’universo in sé. Il punto della richiesta è fare utilizzo della rete di cui sei parte, permettere agli aspetti superiori di te stesso di fare cose che da solo non saresti in grado per via della tua evoluzione limitata. Ti aiuteranno se la riterranno una cosa saggia da fare, se non ostacola la tua evoluzione spirituale.
Diversamente dal processo di manifestazione, non stai inviando all’ esterno la tua volontà o la tua energia per influenzare qualcuno o qualcosa, ma stai semplicemente annunciando la tua apertura, stai effettuando una richiesta di aiuto cosciente da parte di forze positive superiori che normalmente rispettano il tuo libero arbitrio e che dunque non interverranno a meno che non glielo consenti.
L’aiuto delle forze superiori è differente dall’ influenza da parte delle forze negative inferiori che non possono assolutamente interferire a meno che non si conceda loro il permesso. Forme di permesso possono essere: il consenso verbale, il contratto con la fisicità, ostentazione della propria ignoranza e sottomissione alle emozioni soggettive negative.
Ci sono due proverbi che affermano: “Aiutati che Dio ti aiuta” e “chiedi e ti sarà dato”. La realtà sta nel mezzo, e la richiesta verrà accettata soltanto se una persona avrà dapprima fatto tutto ciò che era possibile fare. In altre parole: fai tutto ciò che puoi e se fai una richiesta il resto si prenderà cura di te.
Come la manifestazione, la richiesta è semplicemente un aiuto a vivere. La sua miglior applicazione consiste nel farti acquisire protezione da cose dalle quali personalmente non puoi proteggerti.
Conclusione
Esistiamo per apprendere ed evolvere. La natura di una particolare realtà nella quale operiamo ci rivela come queste lezioni devono essere apprese al meglio, e questo perché ad alcuni livelli scegliamo le circostanze che facilitino la nostra evoluzione in vita. L’ evoluzione procede più efficacemente quando si fa pieno utilizzo di tutte le risorse disponibili, fisiche e metafisiche.
Aderire esclusivamente al paradigma fisico porta alla sofferenza, alla frizione e all’interferenza, mentre abbracciare unicamente il paradigma metafisico porta alla stagnazione, alla vulnerabilità e alla pigrizia. Una loro combinazione permette di adottare un approccio alla vita bilanciato e di apprendere ed evolvere nel modo più efficiente possibile, trasformando noi stessi e il nostro ambiente in accordo con la struttura divina.
Cambiare il nostro ambiente senza cambiare noi stessi porta all’ irresponsabilità ed al rifiuto di imparare, mentre cambiare noi stessi senza cambiare l’ambiente è un atto egoico che ostacola la ragione per la quale si è qui. Questo cambiamento dell’ ambiente è semplicemente l’effetto fisico di una causa metafisica superiore positiva, l’influsso creativo delle energie superiori che portano ad azioni personali che modificano l’ambiente esterno, facilitando così l’evoluzione di tutti. Cambiare sé stessi signfica evolvere acquisendo conoscenza e consapevolezza. Lo scopo dell’ esistenza fisica è evolvere personalmente aiutando gli altri ad evolvere, non importa la polarità.
Non è sufficiente, per via della natura oggettiva della nostra realtà, cambiare il mondo trasformando semplicemente il nostro stato spirituale e psicologico. Noi creiamo la nostra realtà, ma ad un livello che va oltre il nostro controllo totale di questo piano di evoluzione. Ci sono cose dunque che non possono essere trasformate cambiando semplicemente noi stessi, se non attraverso l‘ utilizzo della conoscenza e l‘ applicazione di ciò che si è appreso.
Trasformazione interna e crescita personale agiscono passivamente sulla nostra realtà creando sincronicità ed offrendo protezione passiva ed altri processi di Creazione della Realtà. Questi possono fare molto, ma non tutto. Il resto può essere raggiunto soltanto attraverso lo sforzo attivo, che si manifesta quando è la trasformazione interna a guidare le nostre azioni. Quando si cerca di materializzare qualcosa di positivo, non è sufficiente pensare positivo e praticare la Creazione della Realtà, ma agire e farle accadere. E quando si tratta di protezione, non è sufficiente diventare consapevoli dei pericoli e richiedere la protezione o intendere che se ne vadino, ma agire e prendere misure preparatorie o preventive. La Creazione della Realtà facilità l’azione, ma non la sostituisce.
Mentre TCLTR è una trappola designata dalle forze negative per disarmare i propri seguaci e renderli facili prede, la corretta Creazione della Realtà fornisce i mezzi metafisici utili a percorrere il proprio sentiero di apprendimente il più efficientemente possibile. La manifestazione e la richiesta sono due metodi della Creazione della Realtà che fanno buon uso della nostra posizione nella gerarchia spirituale tra forze ed entità superiori ed inferiori.